Quiet Quitting - Riscontro
Care coleghe e coleghi, di seguito vi riportiamo alcuni estratti (resi anonimi) dei riscontri che abbiamo ricevuto in questi giorni in merito al Quiet Quitting...
«...Ho appena letto il lungo e interessante testo. È davvero ben scritto, pertinente e chiaro. Non descrive solo i sintomi che si sentono spesso citare, ma anche un ritorno generale a modelli più antichi: l'élite dirigente detta le condizioni senza coinvolgere nessuno in modo specifico. Questo fenomeno è in continua crescita, basti pensare alla politica...»
« … ottima informazione! Osservo questo fenomeno da diversi dipendenti e da qualche tempo lo riscontro anche in me stesso... »
« ... La vostra circolare “Quiet Quitting” descrive molto bene la triste situazione attuale nella pubblica amministrazione. In effetti, mi ritrovo in questa situazione insieme a molti altri colleghi. Dopo aver lavorato per 20 anni come assistente amministrativa nel comune di XXXXX, ho deciso di licenziarmi... »
« ... Critico una politica del personale ingiusta, orientata principalmente al proprio vantaggio - una comunicazione interna completamente assente - mancanza di assistenza nelle procedure di nuova implementazione... »
« … l'assegnazione continua di nuovi ambiti di lavoro e compiti (senza previo accordo), che comporta un sovraccarico di lavoro e stress; una retribuzione estremamente insoddisfacente, che non tiene affatto conto del volume di lavoro in costante aumento, delle responsabilità assegnate e del costo della vita e, non da ultimo, un Consorzio dei Comuni che, in linea con l'agenda statale, fornisce tecnologie sempre più complesse e spesso poco funzionali, inoltre non garantisce rispettivamente un contatto tempestivo e una approccio linguistico corretto... »
« … credo che tutti nella propria vita professionale si siano trovati a un certo punto in una situazione simile, alcuni sicuramente hanno saputo sopravvivere altri si sono abbandonati... »
Da qui nasce l'urgenza di dire da parte nostra che la necessità di ricostruire un senso di appartenenza nelle proprie persone, reso molte volte precario a causa di una incapace dirigenza, dello spopolamento degli uffici (Smart Working) e delle relazioni tra colleghi sempre più mediate da un mondo digitale (messaggi, email, videocall) è una della condizioni cardine per mantenere il benessere fisico, psicologico e sociale dei propri lavoratori. La soddisfazione, l'equilibrio vita-lavoro, un buon stipendio, il riconoscimento delle qualità, del talento e la fiducia tra colleghi e dirigenza porta e favorisce sicuramente a una maggiore motivazione, minore assenteismo e maggiore produttività.
Serve in pratica una cultura aziendale che promuova l’ascolto e il confronto reciproco (.Link Quiet Quitting).
Cordialmente
Stefano Boragine
Segretario Provinciale AGO
Tel.: 338 17 42 587 - stefano.boragine@ago-bz.org
Dr.Andreas Unterkircher
Presidente AGO
335 69 02 375 - Andres.unterkircher@ago-bz.org
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