Nuove emergenze

1.9.2025 - Mancano lavoratori per i servizi della disabilità in Alto Adige...
Con la soppressione del servizio di pronta disponibilità prevista dal 1.1.2026 (accordo di comparto del 8.8.2025) c'è grande preoccupazione per i lavoratori nel settore della disabilità in Alto Adige. A detta delle colleghe e dei colleghi nelle recenti assemblee, non ci sarebbero i numeri di operatori sufficienti per garantire i piani assistenziali per il lavoro notturno. Nelle strutture abitative dei servizi sociali esiste il servizio di pronta disponibilità fissato con accordo di comparto del 25.9.2000 che prevede la presenza di personale nelle strutture per i servizi notturni per garantire in caso di necessità l'intervento degli operatori. Attualmente il compenso per tale servizio è pari a un 25% del compenso per lavoro straordinario nonché il pagamento di due ore di lavoro straordinario per interventi comunque possibili durante la notte. La pronta disponibilità è attualmente configurata come prestazione strumentale ed accessoria, qualitativamente diversa da quella di lavoro vera e propria, consistendo nell’obbligo del lavoratore di porsi in condizione di essere prontamente attivo, al di fuori del proprio orario di lavoro ma presente all'interno della struttura per una eventuale prestazione lavorativa.

Ora, con il nuovo contratto dal 1.1.2026 si è sistemata questa situazione in applicazione di alcuni interventi della Corte di giustizia europea del 2021 che ha confermato che la pronta disponibilità così come intesa è da considerarsi orario di lavoro e quindi è da retribuirsi totalmente. Per la Corte di Giustizia europea, i periodi di guardia o prontezza in regime di pronta disponibilità/reperibilità, rientrano nella nozione di orario di lavoro in quanto pregiudicano in modo oggettivo e significativo la facoltà del lavoratore di gestire liberamente il tempo libero.

Le colleghe e i colleghi, al di la della consapevolezza che la norma va applicata, sono fortemente preoccupati del numero attuale degli operatori in servizio che non potranno garantire l'assistenza così come costruita in questi anni. In tutti questi anni gli operatori hanno sempre mostrato attenzione, senso di responsabilità sociale e spirito di servizio, garantendo sempre continuità assistenziale anche con numeri inadeguati di personale.

La preoccupazione più forte dei colleghi è la mancanza di nuovo personale. Suggeriscono già adesso una modifica degli attuali parametri provinciali e delle piante organiche. Desiderano essere coinvolti da subito per trovare soluzioni in quanto tra le ipotesi più tristi avanzate dagli stessi è che si possa verificare uno stravolgimento dell'attuale impianto dei servizi residenziali e semiresindeziali con eventuali accorpamenti, utili solo a garantire la continuità assistenziale, con il risultato di un maggiore carico lavorativo per tutti e una grave perdita di quanto costruito per la disabilità come servizi sul territorio.

Come organizzazione sindacale ci auguriamo che le singole amministrazioni stiano già lavorando in tal senso, partendo dal basso, ascoltando le lavoratrici e i lavoratori sul campo. Le colleghe e i colleghi devono essere equipaggiati da subito per evitare di lavorare sempre in emergenza e sotto stress. Ci aspettiamo nell'immediato il nostro coinvolgimento che sarà come sempre vigile e attento a contribuire per un buon risultato e a negoziare anche i nuovi orari di lavoro in considerazione della rimodulazione dell'attività lavorativa dal 1.1.2026 alle 36 ore settimanali.

Cordialmente

Stefano Boragine
AGO -Landessekretär - Segretario Provinciale AGO
Tel.: 338 17 42 587 - stefano.boragine@ago-bz.org

Dr.Andreas Unterkircher
AGO-Obmann – Presidente
335 69 02 375 - Andres.unterkircher@ago-bz.org

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