Quiet Quitting
28.8.2025 - Una dirigenza miope sviluppa il Quiet Quitting...
Ma cos'è il Quiet Quitting?
Il Quiet quitting, termine esploso nel 2022, tradotto in "dimissioni silenziose", non è nulla di nuovo rispetto alla nostra esperienza sindacale. Il termine, come sempre in inglese..., descrive una situazione in cui un dipendente non si dimette ufficialmente dal proprio posto di lavoro, ma riduce volontariamente l'impegno lavorativo al minimo necessario. In altre parole, il lavoratore continua a svolgere le attività essenziali previste dal contratto senza investire ulteriore energia o tempo in compiti non strettamente obbligatori.
Il potenziale colpevole?
Nella nostra attività quotidiana, tante colleghe e colleghi si rivolgono a noi esplicitando un certo malessere del proprio posto di lavoro in quanto vi è una costante mancanza di riconoscimento del lavoro svolto che genera una insoddisfazione lavorativa. Certamente l'assenza di apprezzamento per gli sforzi e i risultati raggiunti può ridurre la motivazione dei lavoratori a impegnarsi oltre il minimo richiesto. Anche un eccessivo sovraccarico lavorativo senza un adeguato supporto può portare i dipendenti a ridurre il loro impegno per preservare il proprio stato di salute. E' tanti anni che instiamo su un ampliamento delle piante organiche delle singole amministrazioni per permettere a tutti di lavorare con serenità. Ci sono tantissime altre condizioni da noi raccolte che portano colleghe e colleghi a questo stato non voluto, quali: bornout, obiettivi o le richieste eccessive da parte della dirigenza possono generare frustrazione, la mancanza di coinvolgimento nei processi di lavoro può far diminuire l'entusiasmo, prospettive e opportunità di crescita assenti, clima lavorativo conflittuale, scarsa comunicazione interna, sfiducia nella dirigenza, benessere organizzativo assente e infine stipendi e compensi non adeguati rispetto al lavoro svolto possono spingere le persone a limitare il loro impegno. In sintesi, il quiet quitting è spesso il risultato di una combinazione di fattori individuali e organizzativi, che portano i dipendenti a ridurre il loro impegno nel lavoro.
Come Organizzazione Sindacale Autonoma possiamo serenamente dire che le radici del problema risiedono spesso nell'ambiente lavorativo e nella dirigenza. Per essere molto più chiari possiamo utilizzare una metafora di origini antiche quale “il pesce puzza dalla testa” anche se comunque alcune parti del pesce rimangono comunque ligie al dovere lavorando bene nonostante una perdita di visione e missione del posto di lavoro. Possiamo anche sicuramente affermare che tale fenomeno evidenzia una profonda crisi dell'attuale classe dirigente. Diversi dirigenti e fasce intermedie alla dirigenza sono incapaci di riconoscere o leggere questi segnali di “disimpegno” dei lavoratori e addirittura rischiano di amplificarne il problema conducendo a un forte aumento del turnover o dimissioni, con tutti i relativi costi per la formazione di nuovo personale (sempre se lo trovano...).
Come interveniamo e come supportiamo le colleghe e i colleghi in queste situazioni?
Da parte nostra possiamo assicurare sempre alle colleghe e colleghi il nostro ascolto (molto importante) e tempestivo intervento per il ripristino di un ambiente di lavoro sano, con le giuste attenzioni alla singola professione, alla salute fisica e mentale dei dipendenti. In breve, possiamo dire che ripartire oggi dal proprio profilo professionale aiuta, definendo e concordando bene il posto lavoro (job description) diventa utile sia per il datore di lavoro, sia per il dipendente, in quanto è il momento più importante di valutazione se il ruolo assegnato/area di lavoro corrisponde alle proprie aspettative e aspirazioni.
Semplici indicazioni da parte nostra per combattere questo fenomeno.
Il tutto come sempre richiede un cambio di paradigma nelle politiche di gestione del personale, dedicando una maggiore attenzione all'ascolto, alla valorizzazione e al supporto dei dipendenti.
Stefano Boragine
Segretario Provinciale AGO
Tel.: 338 17 42 587 - stefano.boragine@ago-bz.org
Dr.Andreas Unterkircher
Presidente AGO
335 69 02 375 - Andres.unterkircher@ago-bz.org
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