Servizi sociali

12.5.2025 - Riduzione e rimodulazione dell’orario di lavoro - Servizi sociali...
Di seguito una sintesi dell'attuale contrattazione di comparto per portare alle 36 ore il personale operante nei servizi sociali degli enti locali dell'Alto Adige (con lo stesso stipendio). Vi ricordo che la rimodulazione dell'orario nasce da una esigenza di equiparare l'attività di cura e il carico di lavoro così come avviene nel comparto della sanità. In sanità la decorrenza del nuovo monte ore partirà dal 1 luglio 2025, nel sociale invece è prevista per 1.1.2026 in quanto, a detta dei datori di lavoro, non sono in grado di sistemare per tempo software e gestionali del personale in base al futuro contratto.

L'apertura del tavolo di contrattazione è avvenuta in data 12 marzo 2025 e a oggi abbiamo svolto 8 sedute. Attualmente dovrebbero migrare alle 36 ore tutte le figure professionali sociali con l'esclusione di chi svolge attività puramente amministrativa (ad es. l'operatore laureato in scienze sociali che lavora nella direzione servizi sociali). Altre due figure incerte sono le educatrici all'infanzia (sia V° che VI° livello) in quanto devono chiarire se la loro attività sia legata ai servizi sociali o al Dipartimento Famiglia. Questa situazione è una classica situazione altoatesina, in quanto per noi sono appartenenti al servizio sociale. Comunque, dopo tutti i nostri interventi, una nuova apertura da parte del Consorzio dei Comuni a inserire tali figure nel servizio sociale sembra concretizzarsi.

Un punto cruciale della contrattazione saranno i vari istituti messi in campo dal 1.1.2026 al fine di garantire, nella fase iniziale, la continuità assistenziale. Stiamo parlando dei “servizi aggiuntivi”, dei nuovi “compensi per il lavoro straordinario”, del “lavoro supplementare nel rapporto di lavoro a tempo parziale”. Qui stiamo dedicando molto tempo in quanto suggeriamo costantemente un ampliamento delle piante organiche e dei parametri del personale in relazione all'utenza presente nei vari servizi.

Alcune modifiche verranno predisposte per il servizio di reperibilità e il servizio di pronta disponibilità verrà abrogato - ciò significa che saranno totalmente ore lavorate.

Anche le indennità per il servizio notturno, lavoro festivo e notturno subiranno forse delle modifiche. L'intenzione è di migrare dalla base percentuale di calcolo a importi fissi quale compenso per le ore lavorative svolte. Anche qui da parte nostra l'intenzione invece è di mantenere la base di calcolo in ragione percentuale in quanto garantiscono un aumento costante nel corso della vita lavorativa.

Infine, la delegazione pubblica desidera reintrodurre il profilo professionale dell'ausiliario socio-assistenziale, già posto come figura ad esaurimento, solo per il fatto che sono altamente in crisi nel reclutamento di personale qualificato. Anche qui la nostra posizione è molto chiara e non siamo d'accordo nel svilire con professionalità al ribasso i servizi sociali.

La parte finale sarà dedicata alle indennità di istituto per i carichi di lavoro di diverse figure professionali rimaste all'asciutto nel lontano contratto comparto di agosto 2022.

Di base continuiamo a dire alla delegazione pubblica che si deve deve dare il giusto riconoscimento e valore al servizio sociale così come viene dato al servizio sanitario.

Stefano Boragine
Segretario Provinciale AGO
Tel.: 338 17 42 587 - stefano.boragine@ago-bz.org

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