Ma dove siamo finiti?

Così, possiamo rinunciare a questa Autonomia - Naturalmente in questi giorni vengono prese tutte le misure necessarie per...
contenere e superare la crisi del “Corona-Virus”, ed in questa occasione ringraziamo tutti quei lavoratori ed impiegati che prestano servizio in prima linea contro l’espandersi di questa pandemia. Un sentito ringraziamento speciale spetta ai dipendenti nei servizi sanitari, nelle case di riposo e nella protezione civile, i quali sono esposti maggiormente al rischio di contaminazione nel contatto diretto con i pazienti ammalati.

Il governo statale ha emanato in connessione a questa crisi già più decreti legge a tutela dell’economia e delle famiglie e così anche per i lavoratori e dipendenti. Il decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020 prevede all’art. 87, comma 3, che le amministrazioni utilizzano gli strumenti delle ferie pregresse, del congedo, della banca ore, della rotazione e di altri analoghi istituti, nel rispetto della contrattazione collettiva. Esperite tali possibilità le amministrazioni possono motivatamente esentare il personale dipendente dal servizio. Il periodo di esenzione dal servizio costituisce servizio prestato a tutti gli effetti di legge.

Nelle conferenze video del Contratto coll. di intercomparto di ieri e l’altro ieri la parte datoriale (Provincia, Azienda sanitaria, Consorzio Comuni, ecc.) ha proposto per la nostra Provincia di Bolzano, di computare il periodo di esenzione dal servizio in un monte ore negativo del dipendente, il quale dovrebbe essere ridotto nell’anno successivo. Al primo momento abbiamo pensato ad un brutto scherzo. Simili provvedimenti non sono previsti in nessuna legge ed in nessun contratto collettivo e non sono neppure ammissibili. Come si può accedere sulle ore di lavoro futuro – completamente illegale! Solo per dare un’esempio: se un dipendente si dimette dal lavoro dopo la crisi, allora dovrebbe rimborsare all’ente perfino le ore non recuperate? Ma dove siamo finiti? Purtroppo nella nostra cosi lodata Provincia Autonoma di Bolzano! Maggiormente visibile è questa contraddizione nei confronti del personale delle strutture educative. Nessun politico si è lamentato in occasione della chiusura degli asili nido, delle scuole materne, ecc., che questo personale è stato esentato dal servizio e regolarmente pagato. Solo adesso per il personale restante dell’amministrazione pubblica vogliono far valere le competenze autonome ed il proprio potere secondo il motto: divide ed impera.

I “nostri rappresentanti politici” lodano e propongono la nostra Autonomia ad altri paesi – noi alla faccia di queste idee e proposte possiamo volentieri rinunciare a questa Autonomia. A proposito, la Provincia Autonoma di Trento ha adottato le disposizioni dei decreti statali, per questo possiamo lodare quella politica.

Il Vostro AGO Service

25 03 2020 sb