trattative salariali

Comunicazione ai nostri iscritti: Relazione sullo stato delle trattative salariali...
Le trattative salariali in corso per il rinnovo del contratto collettivo intersettoriale procedono molto lentamente e quindi ti informiamo brevemente sullo stato attuale. A differenza del Contratto dei dirigenti dell'anno 2018, che è stato completato in 2 mesi e con un aumento salariale medio di oltre il 20% e all'aumento della retribuzione dei
sindaci dell'anno in corso del 7%, per noi non è in vista alcun risultato positivo delle trattative. È interessante notare che questi aumenti per i dirigenti e per i sindaci sono stati dovuti e concessi relativamente a una perdita del potere d'acquisto delle loro retribuzioni.
Sembra e appare che i restanti dipendenti pubblici non hanno subito tale perdita!?

Mentre per il contratto dei dirigenti dello scorso anno le richieste dei sindacati sono state accettate dalla delegazione pubblica senza troppe opposizioni, la situazione per il personale rimanente sembra ora il contrario: Ora, le offerte della delegazione pubblica dovrebbero essere "ingoiate" dai sindacati. Da parte nostra e in ogni caso, possiamo già assicurarvi che non accetteremo le attuali proposte e che siamo anche pronti per un'altra manifestazione di protesta nella piazza della Provincia. Per quale motivo abbiamo chiesto ai colleghi di partecipare massivamente alle due precedenti proteste di fronte al palazzo Provinciale, se poi adesso ci dobbiamo accontentare di questi pessimi aumenti?

La delegazione pubblica (datore di lavoro) ha presentato alla fine di luglio un progetto per un primo contratto stralcio (vedasi allegato Link). L'impianto del contratto riconosce il tasso di inflazione programmato in Alto Adige del 4,8% per i prossimi 3 anni (1,5% per il 2019, 1,6% per il 2020 e 1,7% per il 2021) e viene calcolato sullo stipendio base e
sull'indennità integrativa speciale, ma poi ai colleghi verrà corrisposto in busta paga solo sull'indennità integrativa speciale. I nostri "politici" vogliono impedire che questo aggiustamento dell'inflazione abbia un effetto su tutte le indennità collegate al profilo o all'incarico, che sono calcolate con percentuale dagli stipendi base (minimo tabellare). Ma come dovremmo compensare una reale perdita del potere d'acquisto, se le percentuali non incidono su tutti gli elementi salariali?

L'anno scorso abbiamo sponsorizzato e sostenuto la campagna di firma dei dipendenti per un aumento mensile dello stipendio di 400 euro. Il metodo adottato per l'adeguamento delle retribuzioni relativamente alla perdita del potere d'acquisto non ha un ruolo significativo. Tuttavia, riteniamo ridicolo offrire un'indennità di bilinguismo solamente ad alcuni dipendenti in possesso di una certificazione linguistica superiore. I nostri politici vogliono davvero migliorare e premiare il bilinguismo in Alto Adige o continuare a ignorarlo e annullarlo (vedi le eccezioni già approvate nel settore medico e sociale e in altri settori della pubblica amministrazione)?

Relativamente ai buoni pasto, notiamo che questi non sono interessanti per una grande percentuale di dipendenti pubblici e che le precedenti soluzioni adottate a livello decentrato nelle diverse aree risultano soddisfacenti. Inoltre, tali buoni “alimentari” ricordano tempi non raccontati del nostro passato / della nostra storia.

Distinti saluti

Il Presidente dell'AGO Dott. Andreas Unterkircher

andreas.unterkircher@ago-bz.org, Tel. 335 6902375

agosto 2019